Gentili rappresentanti di imprese,
Come noto, a seguito del colpo di Stato dell’1 febbraio 2021 la situazione in Myanmar è in costante deterioramento, soprattutto in termini di violazioni dei diritti umani, inclusi i diritti dei lavoratori e le libertà sindacali, che risultano fortemente limitate. Di fronte a tale quadro, l’UE ha ad oggi adottato cinque pacchetti di misure sanzionatorie nei confronti di individui (civili e militari) ed entità e conglomerati economici che contribuiscono a finanziare le Autorità de facto birmane.
Nel riconoscere il ruolo importante che molte aziende europee ed anche italiane svolgono a sostegno dell’occupazione in Myanmar, si ritiene peraltro utile ribadire che, alla luce di tale situazione complessiva, tutte le aziende italiane presenti in Myanmar o potenzialmente interessate a fare affari nel Paese sono invitate a porre in essere la necessaria “due diligence” nello sviluppo di attività di “sound business” e ad attenersi al quadro sanzionatorio e regolamentare in vigore, nonché alle seguenti raccomandazioni contenute nella nota informativa dell’UE già diramata nel 2019 alle aziende degli Stati membri (inclusa l’Italia):
– rispettare rigorosamente i Principi Guida delle Nazioni Unite su Imprese e Diritti Umani, in particolare per quanto riguarda:
– evitare di causare o contribuire a causare impatti negativi sui diritti umani attraverso le proprie attività,
– mettere in atto politiche e processi, incluso il processo di “due diligence” sui diritti umani, per identificare, prevenire, mitigare e rendere conto di come affrontano l’impatto delle loro attività sui diritti umani,
– svolgere la “due diligence” in materia di diritti umani, verificando gli eventuali impatti negativi sui diritti umani che l’impresa può causare o contribuire a causare attraverso le proprie attività; ovvero impatti che possono essere direttamente collegati alle sue operazioni, prodotti o servizi dell’impresa in ragione delle sue relazioni commerciali;
– evitare di stipulare contratti commerciali e/o partenariati con società ed entità commerciali e individui che sono direttamente o indirettamente controllate dai militari del Myanmar (Tatmadaw) o comunque soggette a sanzioni europee.
Con cordiali saluti
Ambasciata d’Italia
Yangon